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Un parco macchine più vecchio, una minore innovazione, una crescente integrazione degli impianti produttivi sono solo alcuni degli aspetti evidenziati dall’indagine di UCIMU – Sistemi per produrre effettuata con cadenza decennale e giunta alla quinta edizione. I dati elaborati da da UCIMU rendono un quadro del livello di competitività del manifatturiero, misurandone la capacità di produrre in modo efficiente, ed evidenziano il pesante arretramento che l’industria metalmeccanica italiana ha subito nell’ultimo decennio.

“Questi fattori mettono a dura prova la competitività del sistema industriale italiano – afferma Luigi Galdabini, Presidente UCIMU – che rischia inesorabilmente di arretrare anche perché, nel frattempo le industrie dei paesi emergenti si stanno dotando di sistemi e tecnologie di ultima generazione”. D’altra parte, la ripresa del consumo di macchine utensili in Italia, registrata a partire dal 2014 e proseguita per tutto il 2015, è certamente una buona notizia poiché, riduce, anche se soltanto in parte, gli effetti derivanti dal blocco degli investimenti in sistemi di produzione. Essa dimostra che il manifatturiero del paese può tornare a operare sui livelli pre-crisi anche grazie al supporto garantito da strumenti di politica industriale messi in atto dalle autorità di governo.

In allegato tutti i  risultati dell’indagine divulgati da UCIMU – 5′ indagine sul parco macchine utensili e sistemi di produzione.

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