Il ministro dell’Industria, dell’energia e delle miniere, Zakaria Hamad ha annunciato il ritorno nei prossimi mesi dei costruttori stranieri del settore dell’aeronautica che avevano abbandonato il paese dopo le rivolte del 2011. Intervenendo alla riunione plenaria del parlamento, il ministro ha inoltre sottolineato che il ritorno degli investitori porterà ad una crescita dei posti di lavoro e per tanto il ministero lavorerà per aumentare il numero delle aree industriali nelle regioni interne al fine di ridurre il divario con altre realtà del paese. Nel suo discorso il ministro ha inoltre sottolineato che la Tunisia si attiverà per diventare il primo paese del sud del Mediterraneo a firmare entro il 2017 un accordo di mutuo con l’Unione europea.
Il settore dell’aeronautica tunisino rappresenta circa il 2% del Pil ed ha conosciuto nell’ultimo decennio una grande espansione in quanto è attualmente rappresentato da oltre 50 imprese totalmente indipendenti, con circa 4.700 addetti e con esportazioni pari a 70 milioni di euro all’anno, cifra che potrebbe raggiungere i 230 milioni nel 2016.
Le attività dell’industria aeronautica in Tunisia spaziano dall’ingegneria software/hardware alla produzione di sistemi aeronautici, attraverso la tornitura e la lavorazione ad alta precisione. Tra i principali prodotti fabbricati localmente, vi sono: componenti elettrici ed elettronici, attrezzature e sistemi aeronautici, fasci di cavi con l’assemblaggio di cavi, parti elettroniche, pezzi meccanici ad alta precisione, parti di lamiera sottile, parti tecniche in plastica, programmi software, trattamento di superfici. Le autorità locali preposte al settore lavorano in sinergia con il mondo imprenditoriale locale e l’Unione delle industrie aerospaziali e aeronautiche tunisine creato nel 2006.
Fonte: © Agenzia Nova