Lavoro stabile e guadagni superiori ai colleghi: questa è la fotografia scattata dall’AlmaLaurea, Consorzio Interuniversitario, dell’ingegnere meccanico dopo 5 anni dalla fine dell’università.
Sono 420 i laureati di secondo livello del 2009 che a 5 anni dal titolo lavorano come ingegnere meccanico. Giovani che hanno conseguito il titolo sopratutto provenienti dal tradizionale corso di laurea in ingegneria meccanica, ai quali si affiancano percorsi in design ed ingengeria energetica. A seguire questa strada sono sopratutto i maschi (gli uomini rappresentano il 90% contro il 40% della media), che lavorano soprattutto al Nord (62% contro il 48%).
Un titolo di studi che viene raggiunto rapidamente, con un’età media di laurea di 26 anni (27,7 quella rilavata per gli altri laureati di secondo livello), con un voto lievemente inferiore alla media (107 contor 108) e che appaga gli studenti, tanto che l’89% dei laureati potendo tornare ai tempi dellì’iscrizione sceglierebbe lo stesso corso.
La prima occupazione arriva inoltre molto più velocemente rispetto alla media: 4,2 mesi dopo la laurea, contro i 7,1 dei colleghi. E’ inoltre attinente al titolo di studi (il 60% usa le competenze acquisite in università, contro il 51% della media) ed è anche molto stabile (91% contro il 70%): l’82% può infatti contare su un contratto a tempo indeterminato (contor il 46% dei laureati magistrali).
Le aziende che maggiormente li assumono sono private (95% contro 73%), operano nel settore della metalmeccanica e meccanica di precisione (54%) o della chimica ed energia (16%). Solo il 10% entra a far parte di società di consulenza.
Lo stipendio medio netto si attesta sui 1.800,00 euro netti (500,00 euro in più rispetto agli altri colleghi).
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