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È tempo di bilancio consuntivo per la produzione mondiale di acciaio. La World Steel Association ha infatti diffuso oggi dati relativi a dicembre 2015 sull’output mondiale di acciaio, completando di fatto il quadro su 12 mesi dei livelli produttivi sia delle macro aree sia dei singoli stati a livello mondiale.
Iniziamo questa volta con delle macro considerazioni per poi pian piano entrare nello specifico.
Il continente europeo si conferma il secondo come produzioni dopo l’Asia, anche se le differenze sono sensibili. Il continente orientale nonostante una flessione del 2,3% ha prodotto quasi 1,114 miliardi di tonnellate, mentre L’Europa (EU 28 + CIS) quasi 304 milioni di tonnellate con un –3,2% sul 2014 dovuto soprattutto ai paesi ex Urss. Terzo posto invece per il Nord America (USA + Canada) con quasi 111 milioni di tonnellate pari ad una flessione dell’8,6%.

Per quanto riguarda la classifica dei top producer 2015 nessuna variazione per le prime due posizioni, Cina (-2,3%) e Giappone (-5%), e per l’Italia (-7,1%), ancora all’11° posto, mentre gli altri protagonisti della top ten cambiano. Iniziamo dal basso: l’Ucraina riesce a conservare il decimo posto in classifica nonostante il crollo del 15,6% delle sue produzioni. Dopo anni di escalation continua, la Turchia (-7,4%) invece, vede nell’anno appena concluso il contro sorpasso del Brasile (-1,9%) che si riprende l’ottava posizione. Stabile al settimo posto la Germania (-0,6%), mentre invece la Russia (-0,5%) riesce a tornare la quinta forza globale dell’acciaio ai danni della Corea de Sud (-2,6%). Infine l’India (+2,6%) conquista il podio, in virtù dell’unica variazione positiva nel 2015 tra le posizioni di testa della classifica, ai danni degli Stati Uniti (-10,5%).

E chiudiamo sui dati mensili di dicembre. Il mondo non riesce a superare i 126 milioni di tonnellate, un dato peggiore del 5,7% rispetto al 2014. La Cina chiude l’anno con 64,4 milioni di tonnellate ed una flessione del 5,2% mentre il Giappone si ferma a 8,59 milioni, pari ad un -4,5%. Nel continente asiatico l’India limita i danni ad un -2,4% con quasi 7,3 milioni di tonnellate prodotte. A livello europeo un dicembre pesante invece per la Germania che ha segnato un -8,3% senza raggiungere i consueti tre milioni di tonnellate prodotte con uno stop a 2,987. In crollo anche la Francia -12,2% e solo 978 mila tonnellate di acciaio sfornate dal paese transalpino. In generale comunque la flessione è stata dell’8,3%. Oltreoceano invece gli Stati Uniti subiscono un tracollo del 16,3% perdendo in un solo mese oltre un milione di tonnellate di produzione. Male anche il Brasile con 2,46 milioni di output, il 6,1% in meno di dicembre 2014.
Fonte: Siderweb

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